"Pane, burro e marmellata" ci porta con la mente dritti all'infanzia e nel parlato comune è diventato anche sinonimo di snack sano e nutriente. Quando si parla di frutta conservata, di conserve di frutta, di preparati di frutta o di frutta spalmabile, può capitare che i termini marmellata, confettura, composta e gelatina siano utilizzati per indicare lo stesso prodotto. In realtà esistono differenze. Vediamole insieme e cerchiamo di fare un po' di chiarezza così da guidarti alla scelta del prodotto giusto.

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Marmellata, confettura, composta, gelatina e crema di marroni: quali sono le differenze?

Sono milioni le confezioni di frutta conservata vendute ogni anno nel mondo e tra tutte, le marmellate le confetture sono senza dubbio le più acquistate. Tipo di frutta, contenuto di frutta e contenuto di zuccheri sono i 3 fattori che caratterizzano le diverse tipologie di prodotto.

  • Si chiama Marmellata quella fatta da soli agrumi: arancia, limone, mandarino, pompelmo e bergamotto sono tra i frutti più impiegati per la produzione di marmellata. Più precisamente la marmellata è data dalla miscela, portata a consistenza gelificata appropriata, di acqua, zuccheri e polpa, purea, succo, estratti acquosi e scorze di agrumi. 20% è il contenuto minimo di frutta che deve contenere una Marmellata per essere chiamata tale sul mercato.

  • La Confettura è invece quella fatta da un minimo di 35% di frutta (qualsiasi, esclusi gli agrumi, a meno che non vengano mischiati con altra frutta non agrume). E' la miscela di zuccheri, polpa e/o purea di una o più specie di frutta e acqua. Si può trovare anche come confettura extra, caratterizzata da un maggior contenuto di frutta, ossia il 45% minimo. Le percentuali possono essere inferiori nel caso vengano impiegati frutti particolari come ribes rosso, sorbe, olivello spinoso, ribes nero, cinorrodi e mele cotogne, zenzero, pomo di acagiù e frutto di granadiglia.

  • La Composta non ha una propria definizione legale. In generale possiamo dire che, anche in funzione delle tradizioni ed utilizzi locali, le composte presentano un'alta percentuale di frutta e pochi zuccheri aggiunti rispetto alle confetture. Le composte possono avere ricette complesse che prevedono anche, insieme alla frutta, l'utilizzo di spezie e verdure

  • La Gelatina è una miscela di di zuccheri, succo di frutta e/o estratto acquoso di una o più specie di frutta (qualsiasi) almeno per il 35%. Come la confettura è possibile trovare anche la versione extra con il 45% minimo di frutta.

  • La Crema di marroni è un caso particolare di conserva di frutta. Deriva dalla mescolanza di acqua, zuccheri e purea dì marroni. 38% (380 grammi su 1 kg di prodotto finito) è la quantità minima di purea di marroni (Castanea Sativa) da utilizzare per la sua produzione. Leggi anche: Come riconoscere le castagne buone?

Perchè la marmellata si chiama... marmellata??

Molte sono le leggende e le narrazioni dietro questa speciale conserva nata per poter consumare la frutta di stagione in eccesso durante tutto l'anno. Secondo la tradizione moderna, la parola marmellata deriverebbe da marmelada, una preparazione portoghese a base di marmelo (mela cotogna). Nel tempo, la caratterizzazione della marmellata come preparazione a base di soli agrumi, sarebbe avvenuta seguendo la tradizione anglosassone che identificava come marmalade la preparazione a base di sola arancia amara. Leggi anche: Perchè magiare di stagione? 6 benefici principali